Giovedì 19 settembre 2024, alle ore 18:30, presso la sala Olivetani a Le Grazie, si terrà la presentazione del libro “Ditta Roberto Galeazzi” di Giancarlo Bartoli e Fabio Vitale edito da La Mandragora, che celebra la storia della “Ditta Roberto Galeazzi”, leader mondiale nelle tecnologie subacquee. Il volume nasce dal fortuito ritrovamento di un vasto archivio di documenti tecnici, fotografie e progetti presso Villa Mina a La Spezia, residenza di Roberto Galeazzi Jr., e documenta le innovazioni di questa storica azienda.
Il nome Galeazzi evoca immagini di elmi da palombaro in rame e bronzo, strumenti innovativi adottati da società di ricerca, soccorso subacqueo e per il trattamento iperbarico in uso presso marine militari e ospedali di tutto il mondo. L’azienda, fondata negli anni ’30 alla Spezia, si impose a livello internazionale grazie all’alta qualità delle sue attrezzature. Tra le prime produzioni spiccano gli elmi da palombaro, come il celebre modello “Marina”, sviluppato per la Regia Marina Italiana.
Il libro sarà presentato nel borgo di Le Grazie, noto anche come la “Città dei Palombari”, sede e residenza di numerosi sommozzatori professionisti. Con questo evento, l’associazione PortoVenereCultura intende rendere omaggio alla ditta Galeazzi e ai coraggiosi palombari, civili e militari, che hanno rischiato la vita nelle profondità marine.
La Fondazione della Ditta Galeazzi e le Innovazioni Subacquee
L’azienda Galeazzi nacque ufficialmente il 1° maggio 1936 in via Oldoini, ma l’attività di Roberto Galeazzi padre era già attiva fin dal 1930, quando aveva aperto una piccola officina in via XX Settembre. Tra i primi grandi successi vi fu la realizzazione, nel 1931, di una torretta butoscopica, mentre il brevetto del 1926 per una struttura sferica resistente alle pressioni rappresentò un’importante innovazione per i sommergibili e per le attrezzature subacquee.
Un altro modello emblematico dell’azienda fu l’elmo “PBG” (Pirelli, Belloni, Galeazzi), frutto di una collaborazione con grandi nomi delle tecnologie subacquee. Galeazzi e i suoi collaboratori contribuirono anche allo studio di miscele respiratorie a base di elio, che vennero poi applicate nelle mute da palombaro, pressurizzate con aria compressa.
Roberto Galeazzi Sr. e l’Eredità Subacquea
Roberto Galeazzi Sr., nato a Livorno nel 1882, si formò nel campo dell’ingegneria meccanica e della tecnologia subacquea collaborando con il cantiere navale Fiat-San Giorgio di La Spezia. La sua visione e il suo impegno diedero inizio a una tradizione che fu poi proseguita dal figlio, Roberto Galeazzi Jr..
L’Impulso Innovativo di Roberto Galeazzi Jr.
Nato a Torino nel 1911, Roberto Galeazzi Jr. fondò il “T.C.A.H.O.” (Technical Centre for the Application of Hyperbolic Oxygen), segnando una svolta nell’applicazione dell’ossigenoterapia tramite camere iperbariche. I suoi corsi per tecnici e medici contribuirono alla creazione della categoria “O.T.I.” e alla specializzazione universitaria in medicina subacquea e iperbarica.
Nel 1962, Galeazzi Jr. fu insignito del prestigioso “Tridente d’Oro” dall’Accademia Internazionale di Scienze e Tecniche Subacquee, riconosciuto come il Nobel delle attività subacquee. Dieci anni dopo, nel 1972, realizzò a Marsiglia il più grande complesso iperbarico ospedaliero d’Europa, con nove camere iperbariche.
Con oltre trenta brevetti per apparecchiature subacquee e iperbariche, nel 1980 trasferì l’azienda in un moderno stabilimento nell’entroterra spezzino, fornendo attrezzature alla Marina Militare Italiana fino agli anni ’80. L’azienda continuò a operare fino alla fusione con la DRASS, che oggi è leader mondiale nella produzione di sistemi per operare in saturazione e camere iperbariche.