Lun 10 Feb 2025

Il fotografo di strada Cesare Salvadeo si racconta in margine a “Oltre l’orizzonte” 

“Abbiamo incontrato Cesare Salvadeo noto fotografo della Spezia in Passeggiata Morin durante un suggestivo reading guidato dal poeta e cantastorie Enzo Gaia, che ha intrecciato poesia e fotografia nella mostra ‘Oltre l’orizzonte’. Gaia ha declamato poesie ispirate agli scatti di Salvadeo, mentre il fotografo ha condiviso con il pubblico le storie dietro le immagini esposte, rispondendo anche alle domande di Spezia Mirror riguardo al suo percorso artistico.

Una Selezione di Fotografie Unica

“Questa esposizione è solo una piccola parte di un’opera molto più ampia che comprende Passeggiata Morin, il Molo Italia, Porto Mirabello, e altri luoghi,” spiega Salvadeo. “Sono esposte 23 fotografie, ma ne ho circa 150-200. La selezione è stata fatta dai responsabili che l’hanno allestita, non interamente da me.”

Passeggiata Morin: Un Luogo di Ispirazione

La Passeggiata Morin è descritta da Salvadeo come una “palestra infinita di occasioni fotografiche.” Per chi sa vedere oltre l’apparenza, questo luogo offre spunti fotografici unici. “Nel fare fotografia, non bisogna solo guardare, ma vedere nel particolare,” sottolinea Salvadeo. La sua abilità nel cogliere dettagli che sfuggono alla maggior parte delle persone è ciò che lo contraddistingue come fotografo.

L’Arte di Cogliere l’Attimo

“Vedere non è solo un atto finale,” dice Salvadeo. “Significa anche congelare quell’attimo che riesci a vedere, e questo è l’elemento forse più difficoltoso.” Spiega che catturare la giusta armonia in una frazione di secondo sia una vera sfida, ma è proprio questa abilità che rende le sue fotografie uniche e apprezzate.

Uno Stile Fotografico Pulito ed Essenziale

Guardando  i suoi scatti, si nota subito il suo approccio pulito ed essenziale. “Non aggiungo mai delle cose, ma tolgo sempre delle cose per arrivare al nocciolo della questione,”.

L’Origine della Mostra “Oltre l’orizzonte”

L’idea di esporre le fotografie di Salvadeo in Passeggiata Morin è nata durante l’organizzazione dell’evento De Portibus. “Insieme ad altri amici legati alle istituzioni locali, ci siamo chiesti: perché non esporre le sue fotografie proprio in Passeggiata Morin?” racconta. La scelta di non esporre al Terminal Cruise si è rivelata vincente, portando le opere direttamente nel luogo dove sono state scattate, aggiungendo un valore significativo all’esposizione.

Un Successo Continuo

La mostra, inizialmente prevista per terminare il 31 maggio, continua ad attirare visitatori e probabilmente proseguirà per tutta l’estate. “Vedo che i turisti si fermano, gli spezzini anche,” osserva Salvadeo con soddisfazione.

Il Successo della Mostra “De Portibus”

Non mi aspettavo un successo così ampio per la mia mostra “De Portibus”. Inizialmente prevedeva un certo interesse, ma la quantità di persone che percorre la passeggiata e si fermano a commentare le mie fotografie è stata sorprendente. La mostra è stata accolta molto positivamente, rendendomi particolarmente contento, soprattutto perché le foto della Spezia sono esposte nel luogo stesso dove sono state scattate, un evento non comune che mi ha gratificato immensamente.

L’interesse dei Turisti per la Mostra

Oltre agli spezzini, anche i turisti si fermano frequentemente a guardare le fotografie esposte. Con un pizzico di polemica, devo dire che all’estero la fotografia è forse più apprezzata e considerata rispetto all’Italia. Gli stranieri sono più abituati a visitare mostre, acquistare fotografie e usarle per arredare i loro appartamenti. In Italia, invece, c’è ancora una certa mancanza di dimestichezza con la fotografia come forma d’arte.

L’inaspettato Reading Poetico di Enzo Gaia

Una delle sorprese più piacevoli per me è stata l’organizzazione di un reading poetico a margine della mia mostra. Non mi aspettavo che un poeta o scrittore potesse essere interessato a interpretare le mie fotografie attraverso le poesie. Questa novità è stata una piacevole sorpresa che ha arricchito ulteriormente l’esperienza della mostra.

La Scelta della Street Photography

Fin da giovane, ho sentito una forte curiosità per la vita che si svolge intorno a me, spingendomi a congelare momenti attraverso la fotografia. Ho iniziato a fotografare a 14 anni e ho sempre avuto il desiderio di testimoniare la realtà circostante. Preferisco definirla fotografia di strada piuttosto che l’inglesismo “street photography”, che mi accomuna alla scuola francese degli anni ’40-’50, il cosiddetto realismo poetico. Cerco di catturare la realtà con leggerezza, ironia e un tocco di humor, dando un tono ottimistico alla vita che osservo.

Impatto della Legge sulla Privacy

Nonostante la Privacy, non ho incontrato grandi problemi nel mio lavoro di fotografo. Raramente ho avuto a che fare con persone infastidite, e un sorriso conciliatore è stato sempre sufficiente per risolvere eventuali tensioni. Tuttavia, ho molte riserve sulla rigidità di queste norme, che considero ipocrite e restrittive per la street photography. In un’epoca in cui siamo costantemente sorvegliati da telecamere, trovo paradossale che l’uso di una macchina fotografica susciti sospetti e domande, mentre l’uso del cellulare per fotografare non solleva obiezioni.

Maestri della fotografia che lo hanno ispirato

I miei fotografi di riferimento sono quelli della scuola francese degli anni ’40-’50, come Henri Cartier-Bresson, Robert Doisneau e Willy Ronis, nonché fotografi più recenti come Elliott Erwitt. Questi artisti hanno influenzato e continuano a ispirare il mio lavoro.

Ci sono fotografi a La Spezia che possono essere considerati eredi del suo genere

Parlare di eredi a La Spezia mi conferisce una responsabilità che non vorrei avere. Riconosco la presenza di molti fotografi locali capaci e bravi, ma alcuni sono ancora molto legati ai circoli fotografici amatoriali. Sono ottime palestre per imparare la tecnica, ma non sempre permettono di esprimere una propria visione personale. Vorrei che i fotografi locali trovassero la loro strada e il loro modo di fare fotografia, emergendo come individui unici.

Il Ruolo delle Istituzioni Locali

Le istituzioni locali mi hanno sostenuto in passato, gratificandomi anche dal punto di vista materiale. Tuttavia, in generale, le istituzioni sono spesso assenti nel valorizzare e sostenere le realtà locali. Auspico che si impegnino di più a verificare e promuovere il talento locale, dando il giusto valore e collocazione a queste iniziative.

Importanza dell’Attrezzatura Fotografica

Per me, conta più il fotografo che l’attrezzatura. Sebbene l’apparecchiatura abbia un valore intrinseco notevole, è la personalità del fotografo che deve emergere. L’attrezzatura dovrebbe essere uno strumento al servizio della visione e della creatività del fotografo. Per dare una grandezza numerica 20% attrezzatura e 80% il fotografo.

Cesare Salvadeo (La Spezia1942) sì avvicina alla fotografia, passione che coltiva da autodidatta, fin da bambino, dopo aver ricevuto in dono una macchina fotografica. E’ del 1972 la sua prima grande mostra fotografica dedicata al mondo contadino della Lunigiana, terra dove ha vissuto per molti anni e alla quale è legato da un profondo vincolo affettivo. Nel 1974 il suo lavoro sulla civiltà contadina lunigianese viene presentato a Milano; nel 1982 la sua opera sul mondo rurale in via di estinzione approda in una grande mostra al Centro Allende alla Spezia, dalla quale ne viene tratto successivamente il volume “Gente di Lunigiana-Fotografia contadina”. Contemporaneamente è il reportage di strada o “street photography”, ad appassionarlo trovando, in quelle che lui definisca immagini del vivere quotidiano colte al volo, istantanee di frammenti di vita, attimi “decisivi” carichi di ironia e, spesso, di poetico humour, nel centro cittadino e nella Passeggiata Morin il palcoscenico espressivo nella leggerezza tipica della scuola fotografica umanista francese dei vari Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat. Numerose le mostre collettive e personali allestite nel corso della sua attività. Dirige da anni corsi di fotografia e collabora con agenzie e riviste del settore. Nel 2015 e nel 2021 espone in collettiva in tre grandi città della Cina nell’ambito del Festival Internazionale della Fotografia. Si sono occupati della sua opera emittenti televisive (TV locali e RAI), riviste e quotidiani quali: Il Giornale, Corriere della Sera, Repubblica, La Nazione, Il Secolo XIX, Il Tirreno, Il Lavoro, Gente, Il Settimanale, Qui Lunigiana, Il Corriere Apuano, Progresso Fotografico, Il Diaframma-Fotografia Italiana , Fotografare, Reflex, Idea Foto, Fotocomputer.

Pubblicazioni
1983 “Reportage spezzino” 1983 “Lunigiana: immagini di una civiltà contadina”
1987 “La Verrucola di Fivizzano”
2014 “Fifty”
2018 “Vite in transito”