Lun 10 Feb 2025

Approdano a Portovenere i dipinti della pittrice Hélène de Beauvoir (1910-2001), che saranno esposti dal 22 al 29 agosto nella Sala Mantero.

Hélène, sorella della più nota Simone de Beauvoir, scrittrice e filosofa nonché compagna di Jean-Paul Sartre, è stata molto legata al territorio spezzino. Nel 1963, grazie all’intermediazione di Walter Tacchini, figura eclettica e profondamente radicata a Trebiano, Hélène acquistò una casa proprio in questo borgo, che offre una vista mozzafiato sulla valle del Magra e sulle Alpi Apuane.

L’evento dal titolo “Hélène de Beauvoir in In Liguria: un posto di Vacanza”  a cura di Marianne Reuter e  Ursula R. Vetter è organizzato da PORTOVENERECULTURA con il patrocinio del Comune di Portovenere, in collaborazione con Liguria Vintage, Associazione Marco Polo, e Hotel Cristallo, rappresenta un’importante occasione per riscoprire la figura di questa pittrice parigina che, pur essendo meno conosciuta, ha lasciato un segno indelebile nel nostro territorio.

Marco Natale di Liguria Vintage sottolinea come Hélène sia parte del nostro territorio: “Qui ha vissuto, qui aveva una casa, e una parte dei suoi dipinti è strettamente legata alla valle del Magra, che si estende fino al mare con le sue immagini particolari. Abbiamo scelto Portovenere come sede della mostra grazie alla sensibilità dell’Assessore alla Cultura Riccardo Balzarotti, poiché il luogo e la luce si prestano perfettamente ai suoi quadri e al suo modo di disegnare, rendendo l’esposizione un’esperienza sensoriale unica”.

Hélène de Beauvoir ha lasciato molte tracce del suo passaggio nel nostro territorio, e a Trebiano sono ancora in molti a ricordarla intenta a dipingere le sue opere, traendo ispirazione dal paesaggio circostante. Di recente, l’Alliance Française della Spezia e l’Associazione Culturale Italo-Tedesca hanno pubblicato, per conto dell’editore Stefano Termanini, il prezioso volume “Voci e Sguardi Viaggiatori d’Europa e nelle Riviere”. In questo prezioso volume, è presente un documentato contributo di Annalisa Tacoli, intitolato “Hélène de Beauvoir lavora a Trebiano in un grande studio pieno di luce”. In questo studio, spesso la sorella Simone e Sartre venivano a trovarla. “Mia sorella, d’estate in Italia, nella sua casa di Trebiano, lavora in un grande studio pieno di sole,” scriveva proprio Simone.

Hélène de Beauvoir, in quel periodo, si era legata al cosiddetto “Concilio” di Bocca di Magra, dove, tra fiume e mare, sotto un pergolato di glicine, si incontravano intellettuali come Giulio Einaudi, Cesare Pavese, Elio Vittorini, Italo Calvino, Vittorio Sereni, e Marguerite Duras.

Nata nel 1910, Hélène ha avuto una carriera molto movimentata e influenzata dalle avanguardie culturali del tempo. Come scrive Annalisa Tacoli, Picasso, nel 1936, ammirava la sua pittura singolare e ne apprezzava l’indipendenza. Dagli anni ’70, ha esposto in tutto il mondo: Tokyo, Bruxelles, Losanna, Roma, Milano, Amsterdam, Boston, Praga, Parigi, e nel 2017, dopo la sua morte, anche a Sarzana, con la mostra “Tra Fiume e Mare.”

Fino agli ultimi giorni di vita, finché ha potuto, Hélène è venuta a trascorrere le vacanze a Trebiano, e nel 1984 ha avuto la gioia di ricevere la cittadinanza onoraria del Comune di Arcola.

A conservare la memoria di Hélène de Beauvoir nel nostro territorio è stato prevalentemente Walter Tacchini, che custodisce le opere che l’artista gli ha lasciato e che saranno esposte nella Sala Mantero.

Il noto critico d’arte spezzino Valerio Cremolini ha scritto di lei: “…ho davanti a me 15 piacevoli dipinti di grande formato, eseguiti in anni diversi durante i soggiorni a Trebiano, che in qualche modo parlano di Hélène, pittrice dall’indiscutibile talento nel trattare con cura il disegno e i colori, sempre vibranti e pieni di luce, offrendo la sensazione della freschezza e dell’immediatezza compositiva… l’azzurro dell’infinito, il bianco innocente e puro, il verde dell’abbondanza, il nostalgico viola, l’arancione simbolo di sapienza e armonia, e il rosa che rivela delicatezza e pace.”

Bibliografia: “Voci e Sguardi Viaggiatori d’Europa e nelle Riviere” ed. Stefano Termanini Editore “Hélène de Beauvoir lavora a Trebiano in un grande studio pieno di luce” a cura di Annalisa Tacoli pag. 233-235.