Le miniere di Luni rivivono nel ricordo: emozioni e memorie nella presentazione del libro di Giuseppe Passarino
Un viaggio nella memoria collettiva e nella storia mineraria del territorio: è quanto vissuto ieri, 21 marzo 2025, presso la sala del Centro della Carità del Santuario di Sant’Antonio di Padova a Gaggiola, dove si è tenuta la presentazione del volume Le miniere di lignite nella piana di Luni di Giuseppe Passarino, edito da Luna Editore. L’evento, ospitato dai Frati Minori, ha visto la partecipazione di un folto pubblico, tra cui numerosi esperti del settore minerario e appassionati di storia locale.

Ad aprire l’incontro è stato fra’ Almiro Modonesi, che nel dare il benvenuto ai presenti ha sottolineato l’impegno del convento di Gaggiola svolto con passione non solo nel sociale rivolto ai poveri , ma anche nella promozione culturale, nella convinzione che la memoria storica e umana rappresenti un patrimonio fondamentale per la comunità.
Il protagonista della serata, Giuseppe Passarino, autore del volume e studioso di mineralogia, ha dialogato con il giornalista Giuseppe Rudisi, ripercorrendo alcuni dei momenti più significativi della lunga storia mineraria della Val di Magra. Attraverso la lettura di alcuni passi del libro e la proiezione di immagini d’epoca, l’incontro ha permesso ai presenti di immergersi in una realtà industriale ormai scomparsa, ma che ha profondamente segnato il territorio.
Uno dei momenti più coinvolgenti dell’incontro è stato la proiezione di un filmato suggestivo, girato alcuni anni fa nelle miniere abbandonate di Castelnuovo Magra. Le immagini hanno riportato alla luce luoghi ormai silenziosi, ma ricchi di storie umane e di sacrifici. Un’attenzione particolare è stata dedicata alle figure delle cernitrici, donne che con le mani nude selezionavano la lignite dalle terre di risulta, e ai minatori emigrati in Belgio, alcuni dei quali furono tragicamente coinvolti nella catastrofe di Marcinelle alla fine degli anni Cinquanta. molte foto riguardavano i momenti di festa in occasione della ricorrenza di Santa Barbara che è anche patrona dei minatori.
Particolarmente toccante è stato il ricordo della protesta dei “sepolti vivi di Luni” del 1953, quando ventuno minatori si barricarono volontariamente nel pozzo numero 5 della miniera di Castelnuovo per protestare contro la chiusura delle attività estrattive. Un episodio di resistenza civile che ebbe vasta risonanza nazionale e che Giuseppe Passarino ha raccontato con grande partecipazione emotiva.
L’incontro si è concluso con la possibilità per il pubblico di acquistare il libro, il cui ricavato è stato interamente devoluto alla comunità dei Frati Minori di Gaggiola, rafforzando così il legame tra memoria storica, cultura e solidarietà.
La serata ha dimostrato come la conoscenza del passato possa essere un ponte per comprendere il presente e valorizzare le radici di una comunità. Grazie al prezioso lavoro di ricerca di Giuseppe Passarino, l’epopea delle miniere di lignite della piana di Luni continua a vivere e a far riflettere sulle vicende umane che l’hanno attraversata.
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