Una lacrima sul Griso: il recital dedicato a Gino Patroni al Sundance
Il 2025 si apre all’insegna di Gino Patroni, una delle figure più brillanti della cultura italiana del Novecento e un simbolo per La Spezia. Dopo la recente presentazione del libro Ed è subito pera ed altri epigrammi, a cura della professoressa Monica Schettino (Metilene Edizioni) e condotto abilmente da Beppe Mecconi, arriva un nuovo evento per celebrare il grande giornalista e scrittore.
Venerdì 17 gennaio, alle ore 18, il Sundance di via Sapri ospiterà il recital musicale Una lacrima sul Griso – ricordando Gino Patroni. L’ingresso è libero fino a esaurimento posti, grazie al supporto di Dario Perioli Group.
Lo spettacolo, ideato e interpretato da Beppe Mecconi con musiche originali di Matteo Cremolini, è un omaggio coinvolgente e profondo. Strutturato in due atti, il recital alterna toni divertenti e malinconici, proprio come lo spirito di Patroni. La prima parte presenta due racconti ambientati nel tempo di guerra, mentre la seconda è divisa in due sezioni: una più scanzonata che esplora la personale e irriverente interpretazione di I promessi sposi di Patroni, e un’altra, basata sui ricordi di Filippo Paganini, che ne tratteggia il lato umano e l’amore per La Spezia. Sarà un viaggio tra sarcasmo, emozione e riflessione, in cui testi e musiche dialogano per evocare l’essenza di Patroni.

Chi era Gino Patroni?
Gino Patroni (Montemarcello 1920 – La Spezia 1992) è stato un giornalista, scrittore e aforista di grande talento, capace di cogliere con sagacia e ironia l’essenza della società italiana del Novecento. Collaboratore di importanti testate giornalistiche, ha pubblicato una decina di libri, anche con editori prestigiosi come Rizzoli e Longanesi. Patroni era noto per i suoi aforismi pungenti, capaci di riflettere l’umorismo vivace e un po’ amaro di La Spezia, e per la sua creatività nel “reinventare” le notizie con uno stile surreale.
Nonostante il successo ottenuto a Milano, città dove era amato da grandi intellettuali dell’epoca, Patroni scelse di rimanere legato alla sua città natale, affermando: “Adoro Milano, in particolare la sua stazione: lì ci sono i binari da dove partono i treni che mi riportano a Spezia”. Alla Spezia gli sono stati dedicati una piazza tra Via Colombo e Viale Amendola e una lapide commemorativa nel porticato di Via Chiodo, vicino alla sua “seconda casa”, il Bar Peola.
Tra le sue opere più celebri figurano Ed è subito pera, Un giorno da beone, Crescete e mortificatevi, Il foraggio di vivere, La vita è bella e scarso l’avvenir e La vita è una malattia ereditaria, pubblicata postuma. Patroni si definiva con autoironia come “giornalista autentico al limite dell’invenzione surreale”, e la sua narrativa, tra sarcasmo e malinconia, resta ancora oggi un punto di riferimento culturale. Eventi come questo recital testimoniano quanto il suo contributo meriti di essere ricordato.
Gli artisti protagonisti
Matteo Cremolini Diplomato con lode in chitarra presso il Conservatorio “G. Puccini” della Spezia, Cremolini ha calcato i palcoscenici delle capitali europee con il Trio Ricercare, vincitore di numerosi concorsi internazionali. Negli ultimi anni si è dedicato alla composizione di colonne sonore per il teatro e documentari, collaborando con emittenti come RAI, NDR, ZDF e Netflix.
Beppe Mecconi Artista poliedrico del Golfo dei Poeti, Mecconi è pittore, regista teatrale, scrittore e illustratore. I suoi lavori sono stati premiati in ambito letterario e artistico, e le sue opere sono esposte in collezioni permanenti, come il Museo CAMeC della Spezia. Cavaliere della Repubblica per meriti artistici e culturali, Mecconi continua a promuovere progetti che uniscono arte e impegno sociale.
(Riproduzione riservata)