Lun 10 Feb 2025

20 Città in lotta con Spezia per la Capitale Italiana della Cultura 2027

Sono state diffuse dal Ministero della Cultura le 20 città che si contenderanno con La Spezia la designazione di Capitale Italiana della Cultura 2027. Eccole: Acerra (provincia di Napoli, Campania); Aiello Calabro (provincia di Cosenza, Calabria); Alberobello (provincia di Bari, Puglia); Aliano (provincia di Matera, Basilicata); Brindisi (Puglia); Caiazzo (provincia di Caserta, Campania); Fiesole (provincia di Firenze, Toscana); Gallipoli (provincia di Lecce, Puglia); La Spezia (Liguria); Loreto Aprutino (provincia di Pescara, Abruzzo); Massa (provincia di Massa-Carrara, Toscana); Mazzarino (provincia di Caltanissetta, Sicilia); Morano Calabro (provincia di Cosenza, Calabria); Pompei (provincia di Napoli, Campania); Pordenone (Friuli Venezia Giulia); Reggio Calabria (Calabria); Santa Maria Capua Vetere (provincia di Caserta, Campania); Sant’Andrea di Conza (provincia di Avellino, Campania); Savona (Liguria); Taverna (provincia di Catanzaro, Calabria).

Nell’elenco c’è un solo capoluogo di regione, Reggio Calabria, e appena quattro capoluoghi di provincia: La Spezia, Brindisi, Pordenone e Savona, mentre Massa si presenta senza Carrara. Tra le restanti città, considerando la loro valenza culturale, solo Pompei e Fiesole potrebbero insidiare La Spezia. Da un punto di vista qualitativo, mi aspettavo di meglio dalle città concorrenti. Le nostre eccellenze culturali hanno certamente un appeal che, se ben valorizzato, può essere decisivo. Mi riferisco al Museo Navale, al Museo Lia, al Castello San Giorgio, alle borgate del Golfo dei Poeti, ai palazzi Liberty, alle Cinque Terre, ai mosaici futuristi e alle tante realtà associative come l’Accademia Capellini, il Premio Lerici Pea, il Montale Fuori di Casa, Il Porticciolo, gli Amici di Mary Shelley e quelli dell’Isola del Tino, oltre a importanti istituzioni come la Marina Militare, la Fondazione, l’Autorità Portuale, le imprese della nautica di lusso e molto altro.

Per proseguire la corsa verso il titolo e soprattutto verso il conferimento del milione di euro messo a disposizione dal Ministero per finanziare gli eventi, le città dovranno perfezionare la candidatura presentando, entro il prossimo 26 settembre, un dossier che dovrà contenere: un titolo; il progetto culturale della durata di un anno, inclusivo del cronoprogramma e delle singole attività previste; l’organo incaricato dell’elaborazione e promozione del progetto, della sua attuazione e del monitoraggio dei risultati, con l’individuazione di un’apposita figura responsabile; la valutazione di sostenibilità economico-finanziaria del progetto culturale proposto; gli obiettivi perseguiti.

Dunque per il Sindaco Pierluigi Peracchini e il Comune molto si gioca entro la fine di settembre. Per quella data il programma deve essere pronto, ben strutturato e supportato. Un anno di cultura e un milione di euro oltre a quanto potranno versare gli sponsor è una grande opportunità per un città che viole crescere ed essere protagonista.

Le candidature saranno valutate da una giuria, che selezionerà tra queste le dieci città finaliste entro il 12 dicembre 2024. A seguito di audizioni pubbliche, che si svolgeranno entro il 12 marzo 2025, la procedura di valutazione si concluderà entro il 28 marzo 2025 con la proclamazione della Capitale Italiana della Cultura 2027.

La città vincitrice, grazie anche al contributo statale di un milione di euro, potrà realizzare le attività progettate nel dossier e rilanciare il proprio territorio attraverso la cultura. L’ultima città a essere insignita del titolo è stata L’Aquila per il 2026. La Capitale Italiana della Cultura in carica è Pesaro, a cui seguirà il prossimo anno Agrigento.

Se non lo hai letto ecco l’articolo precedente su Spezia Capitale della Cultura:https://speziamirror.it/spezia-candidatura-capitale-italiana-cultura-2027/