Lun 9 Dic 2024

Cesare Salvadeo vola in Cina: il fotografo spezzino protagonista di una mostra internazionale

Cesare Salvadeo: dalla Passeggiata Morin alla Cina, un fotografo spezzino in una mostra internazionale in Cina

Il fotografo spezzino Cesare Salvadeo raggiunge un importante traguardo internazionale: le sue opere sono state selezionate per essere esposte nella prestigiosa mostra fotografica 19° China International Photographic Art Exhibition a Zhuhai nella provincia del Guangdong in Cina  che  presenta un’impressionante serie di 276 opere selezionate tra oltre 340.000 candidature di fotografi provenienti da 123 paesi che durerà fino al 16 febbraio 2025

La mostra, intitolata “Urban Realities: Perspectiv es of Modern Streets”, si propone di esplorare le dinamiche e le emozioni della vita urbana attraverso gli occhi di fotografi che riescono a cogliere l’essenza di un istante. Per Salvadeo, sarà l’occasione di presentare una selezione dei alcuni suoi scatti più rappresentativi, capaci di raccontare storie profonde attraverso un linguaggio visivo essenziale e diretto.

Un viaggio dal cuore di La Spezia alle strade del mondo
Il percorso che ha portato Salvadeo a ricevere questo prestigioso invito nasce dalla sua capacità di raccontare la vita con uno sguardo unico. La Passeggiata Morin, luogo iconico della Spezia, è stata spesso il suo “laboratorio creativo.” “È una palestra infinita di occasioni fotografiche,” racconta Salvadeo, “un luogo che ti insegna a non guardare solamente, ma a vedere.”

Questa sensibilità per i dettagli gli ha permesso di sviluppare uno stile riconoscibile, caratterizzato da un minimalismo rigoroso e un’attenzione particolare all’essenziale. “Non aggiungo mai nulla,” sottolinea, “tolgo sempre, fino a raggiungere il nocciolo della questione.”

La Cina come tappa internazionale di una carriera brillante
La selezione per la mostra di Shenzhen non è casuale: Salvadeo è stato scelto da una giuria internazionale proprio per la sua capacità di interpretare la street photography con autenticità e precisione. La sua partecipazione non si limiterà all’esposizione delle opere: durante l’evento, sarà anche protagonista di un talk dedicato al suo approccio fotografico, dove condividerà con il pubblico cinese il suo metodo e la sua esperienza.

Street photography: l’arte di cogliere l’attimo
Salvadeo descrive la street photography come un’arte complessa, che richiede prontezza e intuizione. “Vedere non è solo un atto finale,” spiega, “ma la capacità di congelare quell’attimo che riesci a sentire prima ancora di osservarlo.” Questa abilità, affinata negli anni, ha permesso alle sue fotografie di distinguersi per l’armonia e l’immediatezza, raccontando storie attraverso dettagli che spesso passano inosservati.

Pannello opere esposte in Cina

Un ambasciatore della Spezia nel mondo
La partecipazione alla mostra in Cina è solo l’ultimo dei successi di una carriera che ha visto Salvadeo esporre in diverse città italiane ed europee. Tuttavia, questo traguardo ha un sapore speciale: “Portare la mia visione in un contesto così distante e diverso è un onore immenso,” ha dichiarato.

Per La Spezia, la figura di Cesare Salvadeo rappresenta un orgoglio e un’opportunità di promozione culturale. Attraverso i suoi scatti, che catturano frammenti di vita quotidiana con una profondità e una poesia uniche, Salvadeo porta il nome della sua città oltre i confini, dimostrando che l’arte non conosce barriere.

Con  Zhuhai come nuova tappa, il viaggio artistico di Cesare Salvadeo continua, arricchito da un riconoscimento che conferma il valore universale della sua visione fotografica.

Leggi  qui  l’intervista “Il fotografo di strada Cesare Salvadeo si racconta in margine a “Oltre l’orizzonte” del 20 Giugno u.s. 

Cesare Salvadeo (La Spezia1942) sì avvicina alla fotografia, passione che coltiva da autodidatta, fin da bambino, dopo aver ricevuto in dono una macchina fotografica. E’ del 1972 la sua prima grande mostra fotografica dedicata al mondo contadino della Lunigiana, terra dove ha vissuto per molti anni e alla quale è legato da un profondo vincolo affettivo. Nel 1974 il suo lavoro sulla civiltà contadina lunigianese viene presentato a Milano; nel 1982 la sua opera sul mondo rurale in via di estinzione approda in una grande mostra al Centro Allende alla Spezia, dalla quale ne viene tratto successivamente il volume “Gente di Lunigiana-Fotografia contadina”. Contemporaneamente è il reportage di strada o “street photography”, ad appassionarlo trovando, in quelle che lui definisca immagini del vivere quotidiano colte al volo, istantanee di frammenti di vita, attimi “decisivi” carichi di ironia e, spesso, di poetico humour, nel centro cittadino e nella Passeggiata Morin il palcoscenico espressivo nella leggerezza tipica della scuola fotografica umanista francese dei vari Cartier-Bresson, Robert Doisneau, Willy Ronis, Edouard Boubat. Numerose le mostre collettive e personali allestite nel corso della sua attività. Dirige da anni corsi di fotografia e collabora con agenzie e riviste del settore. Nel 2015 e nel 2021 espone in collettiva in tre grandi città della Cina nell’ambito del Festival Internazionale della Fotografia. Si sono occupati della sua opera emittenti televisive (TV locali e RAI), riviste e quotidiani quali: Il Giornale, Corriere della Sera, Repubblica, Nazione, Il Secolo XIX, Il Tirreno, Il Lavoro, Gente, Il Settimanale, Qui Lunigiana, Il Corriere Apuano, Progresso Fotografico, Il Diaframma-Fotografia Italiana , Fotografare, Reflex, Idea. Pubblicazioni: 1983 “Reportage spezzino” 1983 “Lunigiana: immagini di una civiltà contadina” 1987 “La Verrucola di Fivizzano” 2014 “Fifty” 2018 “Vite in transito”

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