Il 25 novembre, “Giornata internazionale contro la violenza sulle donne”, è un momento per riflettere su una realtà drammatica: in Italia e nel mondo, molte donne subiscono quotidianamente abusi, che vanno dalle aggressioni fisiche alle disuguaglianze economiche e sociali, fino alla privazione della libertà personale e, nei casi più estremi, della vita stessa.
In questo contesto si inserisce il Premio Letterario Internazionale Il canto di Dafne, un’iniziativa che non si limita a condannare la violenza, ma mira a creare una consapevolezza culturale capace di contrastarla alla radice.
La cerimonia di premiazione, tenutasi sabato 23 novembre 2024 presso l’auditorium della Camera di Commercio di Carrara, ha riunito varie voci letterarie, artistiche e musicali anche a livello internazionale. Tra i partecipanti, ospiti provenienti da Messico, Spagna e Ungheria, celebrati per il loro contributo culturale sotto un messaggio comune: “Per dire NO alla violenza sulle donne”.
La giuria del premio era composta da figure di prestigio presiedute da Marina Pratici, e Jacqueline Monica Magi; presidenti onorari: Giacomo Bugliani, Giovanni Ronzoni, Bruno Scapini. Presidenti internazionali: Patrice Avella , Joan Josep Barcelo; direzione segreteria: Gaia Greco; responsabile direzione artistica: Claudia Casadei, Elisabetta Petrolati. Componenti giuria: Gianfranco Bontempi; Adriana De Carvalho Masi; Dinos S. Koubatis; Lorenzo Masi; Stefano Massetani; Mauro Montacchiesi; Anna Montella.
Durante la cerimonia, è stato più volte sottolineato come la violenza di genere non sia un raptus improvviso, ma il risultato di una mentalità radicata in concezioni antiche e sbagliate. Il titolo Il canto di Dafne richiama questa realtà: la storia mitologica di Apollo e Dafne parla di un amore non corrisposto che si trasforma in ossessione. Apollo, dio potente e affascinante, viene rifiutato dalla ninfa Dafne, che sceglie di farsi trasformare in alloro pur di sottrarsi al suo dominio.
Per spezzare queste radici, è necessario agire sulle nuove generazioni: educare i bambini non solo a scuola, ma anche in famiglia e nella società. Dietro ogni carnefice di oggi, spesso c’è un bambino che ha subito traumi profondi, sia fisici che psicologici. Non a caso sono stati quindi premiate diverse realtà scolastiche dai piccoli della materna, rappresentati dalle insegnanti e giovani artisti hanno esposto e raccontato i loro quadri di pittori promettenti che danno voce alle immagini per dire NO alla violenza di genere.
Tra i numerosi autori italiani e internazionali, spiccava anche la rappresentanza spezzina. Lino Blandizzi ha ricevuto il primo premio per l’Eccellenza in Arte e Musica, mentre nella sezione “Per dire NO alla violenza sulle donne” si è distinta la scrittrice Alessandra Cerretti con l’opera Amina e le sue scarpette verdi (La Compagnia del Libro Editore), che ha conquistato un ottimo secondo posto. Cerretti dedica il suo lavoro proprio alla formazione dei più piccoli.
La giuria ha inoltre apprezzato Emy Daniele, autrice di un racconto che sarà presto pubblicato dalla casa editrice Il Filo di Arianna, ed Erika Pisacco, premiata per il libro Collana di Perle: è una raccolta di racconti, intrisa di femminilità che affronta con ironia e sarcasmo tematiche legate alle donne di ogni epoca, spaziando da Morgana al futuro degli esseri umani in un mondo dominato dalle intelligenze artificiali.
Di seguito le opera vincitrici delle varie sezioni del concorso:
SEZ. A – POESIA INEDITA: Pietro Catalano – Terra lontana
SEZ. B – NARRATIVA INEDITA”: Fabrizio Meini – Briseide
SEZ. C – POESIA EDITA Francesco Terrone – L’urlo dell’innocenza
SEZ. D – NARRATIVA EDITA: Michele Manna – I piani inferiori della luna
SEZ. E – PER DIRE NO ALLA VIOLENZA SULLE DONNE Saman Adhami – È stato il vento
Leggi qui per il verbale di giuria con tutti i premiati.
Nella foto di copertina la Giuria del premio.