Spezia, una sconfitta che pesa contro il Brescia
Dopo la sosta per le nazionali, lo Spezia è tornato in campo nell’anticipo del venerdì sera della Serie B contro il Brescia, con l’obiettivo di avvicinarsi al Pisa e mantenere a distanza le inseguitrici. Tuttavia, la serata si è rivelata una delle più amare della stagione: la squadra di D’Angelo è uscita sconfitta dal Picco per 1-0, fallendo un’importante occasione per consolidare la propria posizione in classifica al fine di conquistare la promozione in serie A sia direttamente che al termine dei play off.
La partita: un gol subito a freddo e un assedio sterile
Il match si è messo subito in salita per lo Spezia. Dopo neanche due minuti di gioco, una disattenzione di Chichizola in uscita ha permesso all’attaccante del Brescia di segnare con un colpo di testa beffardo. Uno schiaffo a freddo che ha costretto i bianchi a rincorrere sin da subito.
Nonostante lo svantaggio, lo Spezia ha reagito immediatamente, riversandosi nella metà campo avversaria e conquistando una serie di calci d’angolo e punizioni. Tuttavia, il Brescia si è difeso con ordine, lasciando pochi spazi e affidandosi a rapide ripartenze. Gli spezzini hanno creato diverse occasioni, ma la difesa ospite e il portiere bresciano hanno retto l’urto.
Nel secondo tempo, D’Angelo ha provato a cambiare l’inerzia del match con le sostituzioni, ma senza successo. L’ingresso di Cassata ha complicato ulteriormente le cose: il centrocampista, dopo un’ammonizione inopportuna ed evitabile per proteste, si è fatto espellere pochi minuti dopo per un fallo su un avversario in ripartenza su un passaggio errato di Kouda, lasciando lo Spezia in inferiorità numerica al 73à minuto quando la squadra spezzina, dopo i vari cambi doveva giocarsi il tutto per tutto per almeno pareggiare.
Un gioco prevedibile e assenze pesanti
Lo Spezia ha faticato a trovare soluzioni contro una difesa chiusa. La mancanza di Salvatore Esposito a centrocampo si è fatta sentire, sia in fase di interdizione che di costruzione. Il suo sostituto naturale Nagy ha offerto una prova positiva, ma non è bastato per dare ordine e fluidità alla manovra.

La difesa come sempre è stata all’altezza della situazione e Bertola entrato nel secondo tempo è sembrato in ottima forma sfiorando il goal. Giocatori come Elia e Reca, spesso decisivi, non sono riusciti a incidere, mentre l’attacco ha sofferto l’assenza di palloni giocabili in area. Pio Esposito quei pochi che si è riuscito a procurare li ha trasformati in tiri insidiosi ma poco fortunati. Ha deluso Kouda che in questa partita avrebbe potuto esprimere il suo valore ma è apparso lezioso, inconcludente e anche poco avvezzo a battere i calci d’angolo. Il rosso per doppia ammonizione di Cassata grida vendetta. Commettere un fallo per impedire un’azione avversaria di rimessa ci può stare ma beccarsi un giallo per una protesta plateale e inutile è un lusso che la squadra non si può permettere in un momento così delicato. Di Serio ce l’ha messa tutta e ha riscattato le opache prestazioni precedenti ma purtroppo è mancato il suo goal. Lapadula appena rientrato dal Perù dove era stato convocato dalla sua Nazionale non era in condizioni di giocare. Dopo l’espulsione e il rigore sbagliato si spera che diventi l’artefice delle prossime 7 partite dove per lo Spezia è impossibile sbagliare. Il Brescia, pur subendo per tutta la partita , ha portato a casa tre punti con una prova di carattere, dimostrando di saper soffrire e colpire al momento giusto come avvenuto negli ultimi minuti quando il raddoppio non avrebbe scandalizzato nessuno.
Il caso Chichizola e la necessità di scelte ponderate
L’errore di Chichizola è stato decisivo e apre il dibattito sulla gestione del ruolo di portiere. Il portiere argentino non ha fatto in tempo a disfare le valigie dopo il suo tesseramento a gennaio che si è trovato subito titolare inamovibile, scalzando Gori, che fino a quel momento aveva offerto prestazioni di altissimo livello spesso rivelandosi come il migliore in campo. La scelta tecnica o societaria, oltre a penalizzare Gori, non ha portato i risultati sperati. Forse è arrivato il momento di ridargli lo spazio che merita, non solo per il rendimento mostrato nella prima parte di stagione ma anche per rimediare a un accantonamento ingiusto.
Le intemperanze degli Ultras dello Spezia durante il loro ritardato ingresso in Curva Ferrovia e quelle dei tifosi bresciani
Autogoal? Karakiri? l’ingresso degli Ultras in Curva Ferrovia è avvenuto dopo pochi minuti dal goal subito a freddo al 3° minuto del primo tempo sottolineato da lanci di fumogeni e petardi. Lo Spezia aveva appena subito il goal e stava reagendo procurandosi molti calci d’angolo. Era il momento di sostenerlo come sempre è avvenuto senza costringere l’arbitro a rallentare il gioco per consentire ai vigili del fuoco di rimuovere gli ordigni. Una scelta così intempestiva da parte degli ideatori della protesta non si poteva neanche immaginare. Se ci fosse una daspo che punisce la stupidità qualcuno l’avrebbe ottenuta ad honorem. (se vuoi saperne di più leggi qui)
Guardarsi alle spalle
Nonostante la sconfitta, lo Spezia resta terzo in classifica, ma il distacco dal Pisa si allarga vista la larga vittoria odierna in casa del Cosenza. La Cremonese non è più così lontana, solo un pareggio a Cittadella e il distacco si assottiglia a 6 punti e nell’ultima giornata del campionato verrà proprio al Picco.
Domenica pomeriggio, nel nostro stadio, arriverà la Sampdoria appena sconfitta pesantemente in casa dal Frosinone per un derby che si preannuncia decisivo. Servirà una squadra determinata e una tifoseria unita per ritrovare il cammino e difendere la terza posizione che sembrava salda ma ora traballa.
SpeziaMirror ha eletto come miglior giocatore dello Spezia: il capitano Petko Hristov.
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