Sab 19 Apr 2025

Veni, Vidi, Vici?
Se La Spezia sarà designata Capitale Italiana della Cultura 2027 lo sapremo entro il 28 marzo, ma quella di ieri è stata comunque una giornata storica. Il dossier di candidatura, frutto di anni di lavoro del sindaco, dei funzionari comunali, delle imprese, delle associazioni territoriali e dei consulenti, ha finalmente preso vita a Roma, presso il Ministero della Cultura. Un momento decisivo per dimostrare che il dossier non è solo un insieme di iniziative, ma il segno di un’evoluzione cittadina capace di trasformarsi, crescere e innovarsi, restando saldamente ancorata alla propria storia e bellezza.

Un’Audizione Preparata nei Minimi Dettagli

La presentazione è stata curata nei minimi dettagli: mezz’ora per esporre il progetto e 25 minuti per rispondere alle domande della commissione. A coordinare gli interventi è stato Alessandro Maggi, direttore del Teatro Civico. Il Sindaco Pierluigi Peracchini ha aperto con un discorso di 9 minuti, ripercorrendo la storia della Spezia dal 1343, con la fondazione del Comune sotto la Repubblica di Genova, alla costruzione dell’Arsenale Militare, alla nascita del movimento futurista, fino ai giorni nostri. Ha evidenziato la vocazione turistica della città, con circa 1,8 milioni di pernottamenti annui, e il settore della cantieristica di lusso, definendo il Levante spezzino come il cuore pulsante della nautica mondiale.

“Siamo pronti a essere Capitale della Cultura, pronti a servire l’Italia ancora una volta e tutte le persone che vorranno vivere, lavorare, visitare la nostra città”, ha dichiarato. Ha poi citato il pensiero di Romano Guardini, ispiratore del concept culturale della candidatura: “Dobbiamo creare un uomo più umano, una natura più naturale, una cultura più culturale”.

Gli Interventi Chiave

Donatella Bianchi

A seguire, l’assessore regionale alla Cultura Simona Ferro ha sottolineato la visione dinamica della città: “La Spezia ha saputo creare un ponte virtuoso tra passato e futuro, tra tradizione marinara e blue economy”. Donatella Bianchi, giornalista Rai e spezzina di nascita, ha definito il Golfo dei Poeti “un paradiso del Mediterraneo”, ricordando l’importanza dell’equilibrio tra uomo e natura, il ruolo della città nella ricerca scientifica marina e la sua vocazione alla sostenibilità.

Pier Francesco Acquaviva, in rappresentanza del cantiere Sanlorenzo, ha definito La Spezia “la Silicon Valley della nautica italiana”, con oltre 13.000 addetti e competenze di altissimo livello. Ha annunciato l’apertura di “Casa Sanlorenzo”, spazio culturale e sostenibile, e ha evidenziato gli sforzi per la riduzione dell’impatto ambientale, con yacht a metanolo e tecnologie green.

Il Cuore del Dossier e il Fuoco delle Domande

Irene Panzani Promo P.A. Fondazione

Dopo il video istituzionale, la dott.ssa Irene Panzani project manager culturale di Promo P.A. Fondazione ha illustrato i contenuti del dossier, le strategie e gli obiettivi chiave, prima di passare alla parte pi ù delicata: le domande della commissione.

D: Quali azioni sono previste per valorizzare il patrimonio industriale e militare?
R: Ogni impresa storica della città ha un museo: l’Oto Melara racconta il ruolo delle donne in fabbrica durante la Seconda Guerra Mondiale, il Museo Baglietto celebra 180 anni di cantieristica. Questi luoghi saranno centrali nel 2027.

D: Perché il progetto Giona si chiama così? E in cosa consiste il Concerto delle Sirene?
R: Giona sarà un incubatore culturale e creativo, legato alla Biblioteca Beghi. Il Concerto delle Sirene rievoca un evento futurista in cui le sirene delle navi del Golfo creavano una sinfonia.

D: Come intendete rafforzare il legame tra cultura, musica e simbolismo marittimo?
R: La Spezia ospita il più antico festival jazz italiano e il Conservatorio Puccini attira studenti da tutto il mondo. Il La Spezia Lirica Festival esalterà il legame con il mare.

D: La candidatura coinvolge i giovani?
R: Sì, con progetti teatrali, social e culturali, come il centro “Degli Scarti”, già premiato a livello nazionale.

D: Qual è il rapporto con i comuni circostanti e gli enti?
R: Attraverso dei progetti come ad es. Limes finanziato dal Ministero del Turismo collaboriamo con Lunigiana, Garfagnana, Versilia, Cinque Terre e il tessuto industriale-marittimo locale, un asset fondamentale.

La Sorpresa di Bocelli

L’appello finale  a sostegno della candidatura, ha riservato una sorpresa: una lettera di Andrea Bocelli, letta in forma teatralizzata dal direttore del Civico. Bocelli ha rivelato il suo legame personale con il Conservatorio Puccini della Spezia. “Di quel Conservatorio sono un ex studente, seppur sui generis. Nel settembre 2013 conseguii il diploma accademico di secondo livello in canto con una tesi dal titolo Il valore e il senso del canto lirico agli inizi del terzo millennio, lieto di aver trovato in una realtà didattica italiana tanta competenza e professionalità».

Evoca poi la bellezza unica di Portovenere, luogo che frequenta spesso con la sua barca e dove nel 2018 ha avuto il piacere di esibirsi: «Una perla che non a caso rinomati poeti come George Byron e Eugenio Montale scelsero quale meta privilegiata dei loro soggiorni, ispirati dai suoi scenari e dalla sua emozionante bellezza.» Infine, Bocelli ribadisce la forza della candidatura spezzina, evidenziandone il potenziale culturale e turistico: «La Spezia è anche il suo meraviglioso Golfo dei Poeti, le Cinque Terre, il borgo di Lerici, l’entroterra denso di storia e bellezza, ma è fondamentalmente una grande città moderna e in continua trasformazione, crocevia di influenze e tradizioni, ponte fecondo tra culture diverse. Ritengo che La Spezia sia la candidata perfetta per ricoprire il ruolo di Capitale Italiana della Cultura 2027

Simona Ferro Assessore Cultura Regione Liguria

Un Unico Neo

L’unica nota stonata è stata la scelta del presidente della Regione Liguria di presenziare all’audizione di Savona e non a quella della Spezia, delegando l’assessore regionale. Sgarbo istituzionale? Disparità di trattamento? Scelta elettorale? Il tempo darà una risposta, ma di certo non passerà inosservato.

La Spezia Merita il Titolo

Indipendentemente dall’esito, La Spezia ha dimostrato di essere una città pronta per questo ruolo ma anche motivata a dar seguito ai progetti anche se non designata. Il dossier è solido, economicamente sostenibile (così ha dichiarato un membro della commissione) e con un forte coinvolgimento della comunità. C’è storia, c’è bellezza, c’è un programma ricco di eventi. La Spezia è già, di fatto, una Capitale della Cultura. Ora resta solo da attendere la decisione ufficiale.

Dal seguente link è possibile scaricare i video promozionali e il dossier del progetto

Per entrare nel dettaglio dei progetti del dossier leggi:      Progetti Correnti e Venti   Progetti Onde e Maree

Per leggere alcuni articoli precedenti sulla Spezia Capitale della Cultura clicca: quiquiquiqui e qui 

(Riproduzione riservata)

 

 

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